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Descrizione

A Plataci c’è l’impropria usanza di festeggiare il carnevale fino alla prima domenica di Quaresima, come si usa presso i milanesi di rito ambrosiano, perché un compaesano che viveva a Milano, un certo Giovanni Costa, l’ha introdotta a Plataci. Durante la festa per le vie del paese, mentre sfilano le maschere, s’intona una divertente filastrocca:

“Carnevale è quasi arrivato,
spilliamo la botte malandrina,
beviamo e ubriachiamoci amici miei.
Carnevale se n’è andato
e di pasta non si è saziato,
ma un altro piattone ha voluto.
Carnevale dove ti sei ficcato,
una scodella di fagioli hai mangiato, per la via sei caduto,
è passata una carrozza e non l’hai veduta.
Carnevale dove ti sei ficcato,
verdure e fagioli tu hai mangiato,
carnevale scialacquone,
oggi carne, domani pane (merda).
Carnevale è di nuovo affamato,
quel piattone non gli è bastato,
coperta e letto ha venduto
e pasta e carne ha comprato”.

Ricerche e Studi di Costantino Bellusci




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