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Luigi De Paola

De Paola nasce il 20 Maggio 1942 a Plataci, figlio di un sindacalista comunista, Mimì, morto tragicamente in un incidente stradale, al ritorno da una riunione sindacale, nei primi anni '60. Luigi, che sarà per tutti e in ogni ambito, Gigino, è un giovane comunista che ha già vissuto le paure di Tambroni: sente le ragioni dei più deboli e da subito in lui è forte il desiderio di continuare l'opera del padre. Appassionato militante fin da giovanissimo, aderisce al PCI nel 1956 a Castrovillari, dove è da subito responsabile dei Pionieri e della FGCI; successivamente a Cosenza, all'interno del Partito, assume incarichi dirigenziali a vari livelli fino a diventare componente provinciale nell'ultimo periodo di vita del Partito Comunista Italiano. La mitica sezione "Gramsci” di piazza Duomo a Cosenza è un luogo vivace della politica sociale dove Gigino De Paola si caratterizza per la sua armonia del vivere, il suo equilibrio e la sua capacità di creare consenso e unità: rispetta ed è rispettato. Si sposa nel 1968 con Francesca Garofalo, dalla quale ha tre figli; Mimì, Carola e Massimiliano. Funzionario nell' USL di Cosenza fino al 1995, si laurea in Scienze Economiche e Sociali all'Università della Calabria, tra i suoi Interessi dedica particolare attenzione ai problemi connessi alla Sanità. Negli anni ‘60 e ‘70 è militante e dirigente all'interno della CGIL. Nel 1989 è uno dei più decisi a non seppellire i miti, simboli, tradizioni e idee: sarà uno dei fondatori e coordinatore provinciale del Movimento della Rifondazione Comunista fin dalla sua nascita nel Febbraio 1991. Viene eletto segretario provinciale del PRC e membro del Comitato politico nazionale. Il 23 Aprile del 1995 è eletto Consigliere Regionale nella sesta legislatura: è il primo eletto con 3.218 preferenze. Nel 1998, al momento della scissione, con grande travaglio ma con sicurezza, sceglierà Cossutta: sarà tra i fondatori del PdCI in Calabria. In Consiglio Regionale capogruppo dei Comunisti italiani e consigliere segretario dell'ufficio di Presidenza. Nel 1999 è relatore della legge ARPACAL per lo sviluppo sostenibile di una Calabria europea e mediterranea. Lega il suo nome a importanti battaglie, impegnandosi soprattutto nelle attività legislative inerenti le tematiche relative all'handicap, alla tutela dell'ambiente e delle minoranze linguistiche: ventisette proposte di legge (tra le quali quella contro le barriere architettoniche e contro l’amianto); 179 interrogazioni, trenta interpellanze sono il suo lascito da consigliere prima di Rifondazione, poi del PdCI. A chi ha bisogno di un'attenzione e una cortesia non chiede né tessera né scambi elettorali. E' capace di catalizzare il consenso della sinistra diffusa. Muore a Rende il 25 Dicembre 2003, stroncato da un male straziante che affronta con la stessa dignità e caparbietà che per tutta la vita ha profuso nella lotta a difesa dei più deboli, per un'alternativa anticapitalistica. Lo salutano ai suoi funerali, il 26 dicembre, pugni alzati e bandiere rosse.